Dichiarazione redditi 2023, le novità sul 730 precompilato

Precompilate più complete e con meno controlli. Oltre alle modifiche per le nuove aliquote Irpef in vigore da gennaio, sono diverse le novità che contribuenti e professionisti troveranno per la dichiarazione dei redditi 2023. A partire dal pomeriggio di martedì 2 maggio i modelli precompilati potranno essere consultate sul sito dell’Agenzia delle Entrate, mentre da giovedì 11 maggio sarà possibile accettare, modificare e inviare il 730 e il modello Redditi. L’invio potrà essere effettuato online entro il 2 ottobre e fino al 30 novembre per chi utilizza il modello Redditi precompilato.

Dichiarazione precompilata, le novità del 2023

Le regole per la dichiarazione dei redditi 2023 sono state definite da due provvedimenti dell’Agenzia delle Entrate (qui l’approfondimento su chi è obbligato a presentare il modello 730). Quest’anno la precompilata potrà essere utilizzata in modo ancora più semplice, grazie anche alla possibilità, a partire dal prossimo 20 aprile, di delegare un familiare o persona di fiducia sia accedendo direttamente all’area riservata oppure tramite videochiamata con un funzionario del Fisco.

Due opzioni che si aggiungono ai canali attivi già dallo scorso anno dell’invio della richiesta via pec o della presentazione della delega in un qualunque ufficio dell’Agenzia, con l’obiettivo di agevolare chi ha poca familiarità con i servizi online e degli accessi con Spid, Carta d’identità elettronica (Cie) o Carta nazionale dei servizi (Cns), oppure non può gestirli in autonomia. Su richiesta del contribuente, inoltre, la durata della delega potrà adesso essere estesa fino a 3 anni.

Dichiarazione precompilata, i dati già inseriti

I criteri per accedere alla precompilata rimangono comunque gli stessi. Il 730 precompilato è predisposto per i contribuenti che hanno percepito, per l’anno d’imposta precedente, redditi di lavoro dipendente e assimilati, e può essere visionato entrando nella propria area riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate con le proprie credenziali Spid, Carta d’identità elettronica (Cie) o Carta nazionale dei servizi (Cns) (qui l’approfondimento sulle istruzioni e le novità del modello 730 precompilato).

L’Agenzia delle Entrate fa sapere che nel 2023 i dati inseriti per la dichiarazione precompilata sono arrivati a quota 1,3 miliardi, in crescita dell’8% rispetto allo scorso anno.

Tra le informazioni presenti ci sono quelle riguardanti i familiari a carico, i redditi di lavoro dipendente o di pensione, le ritenute Irpef, le trattenute di addizionale regionale e comunale, i compensi di lavoro autonomo occasionale, i dati delle locazioni brevi.

A partire dal 2 maggio, tra i documenti disponibili online nella propria area riservata ci saranno:

la dichiarazione dei redditi precompilata riferita all’anno d’imposta precedente;
l’elenco delle informazioni attinenti alla dichiarazione, con l’indicazione di dettaglio dei dati inseriti, di quelli non considerati e le fonti dai quali sono tratti.

Il contribuente dovrà sempre intervenire sempre meno anche per l’integrazione e le modifiche alle spese sanitarie e relativi rimborsi, gli interessi passivi sui mutui, i contributi previdenziali, i contributi versati per i lavoratori domestici, le spese per la frequenza di asili nido e relativi rimborsi e le spese per l’istruzione.

Da quest’anno, inoltre, per chi procede in maniera autonoma, oppure si rivolge a Caf o commercialista, non sarà più necessario conservare scontrini o altra documentazione sui dati di spesa già comunicati alle Entrate quali spese mediche, mutui, detrazioni per spese edilizie e altre carte, sulle quali non ci sarà nessun controllo.

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