Dichiarazione dei redditi precompilata, quando arrivano i rimborsi

Prima si invia la dichiarazione dei redditi prima si possono ottenere i rimborsi. Dall’11 maggio è possibile accettare, modificare e inviare il modello 730 precompilato registrando tutte le spese. In base alla differenza tra quanto è dovuto al Fisco e quanto spetta ai contribuenti viene fissato il relativo conguaglio che in caso di saldo positivo verrà corrisposto in busta paga o sul proprio conto corrente.

730 precompilato, quando arrivano i rimborsi

Per i lavoratori dipendenti e i pensionati gli accrediti vengono corrisposti tramite sostituto d’imposta, che è rappresentato rispettivamente dal datore di lavoro e dell’ente previdenziale, nella maggior parte dei casi l’Inps.

Il rimborso Irpef viene erogato dal datore di lavoro al dipendente nella prima busta paga utile successivamente alla ricezione del modello 730-4. Le somme anticipate dall’azienda vengono poi recuperate nel momento dell’erogazione dei rimborsi con il modello F24.

Come avevamo anticipato qui nell’approfondimento sul rimborso in busta paga, il calendario dei rimborsi dei lavoratori dipendenti con un un sostituto d’imposta seguiranno questo calendario:

Modello 730 presentato entro il 31 maggio: il rimborso arriva nel mese di giugno;
Modello 730 presentato entro il 30 giugno: il rimborso arriva nel mese di luglio;
Modello 730 presentato entro il 31 luglio: il rimborso arriva nel mese di agosto;

I rimborsi corrisposti direttamente dall’Inps arriveranno ai pensionati nel corso della seconda mensilità (qui abbiamo spiegato dove e quando arriva il rimborso con la dichiarazione precompilata 730).

Se, invece, emerge un debito, il datore di lavoro o l’ente pensionistico effettuerà la trattenuta (qui l’approfondimento sulle istruzioni e le novità del modello 730 precompilato).

Ai contribuenti che non hanno un sostituto d’imposta, come i lavoratori autonomi o i disoccupati che non percepiscono la Napsi, sarà la stessa Agenzia delle Entrate a versare gli eventuali rimborsi direttamente del conto corrente indicato al momento della dichiarazione dei redditi (qui avevamo elencato quali sono i principali rimborsi previsti dal 730 precompilato).

Nel caso in cui le trattenute o i rimborsi siano uguali o inferiori a 12 euro, non verrà effettuato alcun conguaglio.

730 precompilato, come modificare in caso di errore

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato tramite la sezione Faq del proprio sito le indicazioni per rimediare ad eventuali errori commessi nell’invio della dichiarazione dei redditi precompilata.

A partire dal 17 maggio è infatti possibile, tramite la piattaforma online, annullare il 730 e il modello Redditi correttivo al 730 già inviato con o senza F24 e inviare una nuova dichiarazione, ma soltanto una volta e prima del 20 giugno.

Dopo questa data si possono apportare le correzioni alla propria dichiarazione soltanto consegnando entro il 25 ottobre al Caf o al professionista un 730 integrativo, che si può presentare solo nel caso in cui si tratti di una dichiarazione più favorevole al contribuente.

Oppure si può trasmette attraverso l’applicazione web dell’Agenzia delle Entrate il modello Redditi correttivi entro il 30 novembre o il modello Redditi integrativo dopo il 30 novembre.

Il 26 giugno è invece il termine per annullare il modello Redditi e i modelli RPF correttivi del modello Redditi già inviato con F24.

L’ultimo giorno utile per annullare il modello Redditi (e i modelli RPF correttivi ad esso collegati) inviato senza modello F24 è il 27 settembre (qui l’approfondimento su come modificare il sostituto d’imposta nel modello 730).

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